
28 giu L’ARTE SACRA ATTRAVERSO COMMITTENZE PRIVATE E LA VERSATILITÀ DELL’ARTE MARIANI
Ricreare un luogo intimo e intriso di spiritualità nella cornice poetica di una Valle svizzera.
L’Arte e il Sacro si legano a doppio filo nel corso della storia occidentale, due mondi che hanno dato vita ad alcune delle più grandi opere eseguite dall’essere umano.
La consegna che ci è stata assegnata da un committente privato riguarda la progettazione delle decorazioni concernenti il ciclo della vita di Maria Vergine lungo le pareti di una Cappella di preghiera.

Rendering eseguito a mano degli ambienti fronte uscita

Rendering eseguito a mano degli ambienti fronte entrata
Il nostro Team di Maestri d’arte ha saputo, in accordo con il cliente, rielaborare alcuni classici dei Maestri Rinascimentali italiani in base alla metratura del luogo di raccoglimento riuscendo anche a rileggerne l’esecuzione tecnica originale adattandola alla più versatile esecuzione murale a tempera.
Esattamente come nelle chiese e cappelle private del Quattrocento fiorentino la narrazione visiva si sussegue stagliandosi a parete lungo una “striscia narrativa” racchiudente gli episodi di vita più importanti di Maria, madre di Gesù.

Lo svolgersi del cantiere, i nostri Maestri d’Arte al lavoro
Il cantiere dei lavori si è svolto in loco, una splendida fonte di ispirazione per riadattare i paesaggi dei dipinti, sostituendo le dolci colline toscane e del centro Italia con le più spigolose e avvolgenti cime della valle Engadina, omaggiando inoltre anche l’architettura dei paesi limitrofi i cui tetti sono intrisi dal tipico sapore d’oltralpe, esattamente come richiesto dalla committenza, molto affezionata a questi luoghi di pace.

Particolare della rielaborazione dei paesaggi sostituiti con quelli della Valle Engadina
Botticelli, Ghirlandaio, Perugino (a cui si aggiunge anche un autore autoctono di queste zone montane ma il cui nome è ad oggi sconosciuto) sono stati i grandi autori a cui guardare per l’esecuzione dell’opera che si svolge e corre su tutti e quattro i lati dell’ambiente.
Protagoniste della Cappella sono La crocifissione del Perugino e L’ Incoronazione della Vergine del Ghirlandaio che si stagliano una dirimpetto all’altra.
Sopra alla porta d’entrata troviamo la leggera e tenue incoronazione mentre ad accogliere lo sguardo dello spettatore in tutta la sua sobrietà e magnificenza c’è la Croce, il dolore dei Santi e delle Pie donne.

Visione frontale della striscia narrativa di sinistra

Scorcio della Cappella Mariana

Maria ed Elisabetta, particolare di uno dei riquadri appartenenti alla striscia narrativa laterale

Madonna con Bambino ispirata al Botticelli, dipinta in una nicchia laterale

Madonna Con Bambino del Botticelli eseguita a tempera su muro

Annunciazione, particolare di uno dei riquadri appartenenti alla striscia narrativa laterale

La Pietà eseguita da un artista ignoto della Valle Engadina
La decorazione del soffitto a volte è stata invece ispirata al periodo medioevale, come sottolinea la campitura blu oltremare, trapuntata di stelle dorate che non possono non rimandare ad un’altra opera immortale come la Cappella degli Scrovegni di Giotto a Padova.
Al centro del soffitto, inoltre, brilla come infuocata la colomba dello Spirito Santo sotto la cui protezione è stato posizionalo il tradizionale inginocchiatoio in legno scuro.

La Crocifissione terminata, particolare con inginocchiatoio

Lo Spirito Santo rappresentato secondo la tradizionale iconografia

Il soffitto della Cappella con la classica architettura a volte

Cielo Giottesco dipinto a soffitto

L’incoronazione della Vergine, dipinta sovrastante la porta d’entrata
Nonostante la mancanza quasi totale di luce naturale i nostri artisti hanno saputo far brillare i colori delle composizioni pittoriche creando così un pacato contrasto tra la penombra degli ambienti e le cromie delle tempere, un’ unione che suscita nei fedeli quel senso di raccoglimento, sicurezza e intimità propri di una cappella cristiana.
Una novella grotta di Platone in cui si riflettono le ombre del mondo, di un Iperuranio spirituale che si rende visibile soltanto liberandosi dalle catene e guardando all’insù verso il cielo.
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