30 ago Un affresco speciale per il nuovo libro realizzato da FMR-Art’è dedicato a San Francesco
Tra gli ultimi lavori commissionati a Mariani Affreschi ce n’è uno molto particolare che ha impegnato con orgoglio i maestri artigiani. Si tratta di un’opera ad affresco realizzata su misura per la copertina di un volume molto pregiato, dedicato a San Francesco e contenente i testi normativi e spirituali dell’esperienza della prima fraternità dal 1209 al 1221, e realizzato da FMR-Art’è.
Il soggetto è una preziosa riproduzione del San Francesco che sostiene la basilica del Laterano, immagine simbolo della salvezza e del rinnovamento che il Poverello portò nella chiesa del suo tempo. L’affresco del volume è un dettaglio del Sogno di Innocenzo III, eseguito da Giotto nella Basilica superiore di San Francesco in Assisi.
“Siamo molto felici di aver realizzato questa opera speciale – commentano i fratelli Mariani – è stato un lavoro notevole che ha entusiasmato noi ed i nostri artisti, in particolar modo poichè la prima copia è stata omaggiata a Papa Francesco”.
I maestri artigiani della Mariani hanno realizzato, una ad una, le centocinquanta copie numerate, utilizzando le stesse antiche tecniche di Giotto. Con pigmenti e terre naturali impastati con acqua e distesi su uno strato di intonaco fresco l’affresco acquisisce bellezza e resiste nel tempo. Attraverso il tradizionale metodo “a strappo” – che prevede l’incollatura finale dell’affresco su un supporto in tela – gli artisti hanno trasferito sul volume l’immagine dell’affresco.
Glisente Landrini
Posted at 21:32h, 01 settembreE’ un lavoro bellissimo.
Potrebbe anche essere reso disponibile tra gli articoli religiosi da catalogo.
Alberto
Posted at 09:44h, 02 settembreGrazie. Certamente è un soggetto molto bello anche come “quadro” tradizionale.
Davide
Posted at 07:14h, 21 settembreLa rappresentazione religiosa è per la pittura à fresco come l’aria da respirare, è come se ogni volta tornasse a casa.
Dai dunque che abbiamo tutti nostalgia di casa. Mi spiego meglio, dal concilio Vaticano secondo siamo nel deserto (e sono appunto quaranta anni).
Davide